Il termine QiGong, che si può tradurre come “esercizio respiratorio”, indica una serie di tecniche ed esercizi atti a migliorare la quantità e la qualità dell’energia circolante nel corpo.
Attraverso una perfetta sincronia tra i movimenti del corpo, le fasi respiratorie e la visualizzazione mentale, è possibile aumentare la quantità di energia nell’organismo e dirigerla verso siti specifici dove essa è in grado di svolgere delle reazioni molto precise.
La genesi di questa antichissima arte del respiro si perde nella notte dei tempi ed è impossibile datarla in modo preciso.
La scoperta del fantastico potere del respiro è sicuramente da attribuire ai maestri Taoisti, i quali da sempre dediti alla ricerca alchemica dell’elisir di lunga vita e dell’immortalità, fecero diverse scoperte importanti, tra cui proprio il QiGong.
Verso la fine della dinastia Han, un famoso medico Taoista di nome Hua Tuo (141 – 203 d.C.) ideò una forma di esercizio basata sull’imitazione di cinque animali, che chiamò Wuqinxi ovvero appunto “i cinque animali”: questi esercizi comprendevano i movimenti della scimmia, dell’orso, del cervo, della gru e della tigre.
Hua Tuo, però, non creò questa sequenza dal nulla, ma trasse spunto da alcuni vecchi manoscritti Taoisti, i quali riportavano una serie di esercizi chiamati Juan Gin che avevano lo scopo di generare e favorire la circolazione dell’energia a livello locale, attraverso dei movimenti specifici.
Verso il 284 d.C. e il 364 d.C. il filosofo e medico taoista Ge Hong darà un contributo importante allo sviluppo del QiGong, integrando tecniche proprie delle arti marziali (WuShu) con quelle della respirazione, dando origine ad una serie di esercizi che avevano lo scopo di migliorare il “lavoro esterno” attraverso il potenziamento di quello “interno”.
Egli spiega l’importanza della mente nel guidare e sviluppare l’energia vitale all’interno del corpo e di come l’abbinamento dei tre fattori corpo, respiro e mente sia essenziale nella salute dell’uomo.
In Cina esistono molte forme di QiGong associate ad altrettante numerose scuole, le quali possiedono impostazioni di insegnamento completamente differenti l’una dall’altra, ma con un denominatore comune: la circolazione del prezioso Qi.
Normalmente ogni scuola di QiGong si rifà ad un principio ben preciso il quale rappresenta in qualche modo il cuore stesso di tutto l’insegnamento.
Un tempo gli stili di QiGong facevano parte dei beni ereditari di famiglia, essi venivano trasmessi dal padre al figlio e rimanevano patrimonio dei componenti di quel clan e di pochi altri fortunati allievi; solo dopo il 1900 questi antichi metodi sono stai rivalutati e riproposti alle masse, uscendo finalmente dall’ombra.
È infatti da questo periodo in poi che i cinesi si sono dedicati al recupero di queste antiche forme, riuscendo a salvarne diverse, le quali poi sono arrivate fino ai giorni nostri.
Purtroppo, come succede spesso in queste situazioni, alcune forme molto antiche sono andate completamente perdute, mentre altre sono ancora gelosamente custodite da alcuni monaci o maestri, i quali seguono ancora le vecchie tradizioni ed insegnano la loro arte solo a pochi e selezionati allievi.
Senza ombra di dubbio l’arte del QiGong è un bene troppo prezioso per non essere condiviso con tutte le persone del mondo, esso è alla base della salute e la salute resterà sempre il più grande dei beni.
Dopo più di venti anni di studio trascorsi a praticare il QiGong con grandi Maestri cinesi, il Maestro Marco Montagnani si è reso conto che la quintessenza di questa arte risiede nella semplicità di esecuzione: per questo motivo ha deciso di creare un metodo che esprimesse la semplicità e la spontaneità dei movimenti.
Negli ultimi anni si è potuto osservare un considerevole interesse nei confronti delle discipline orientali; questo ha fatto nascere una grande richiesta d’insegnanti, molti dei quali possiedono solo una superficiale conoscenza acquisita in breve tempo.
Non basta aver letto un libro o fatto un corso per divulgare queste antiche filosofie orientali, perché si corre il rischio di commettere degli enormi sbagli etico-morali nei confronti di 5000 anni di saggezza. In più si rischia di distorcere la disciplina e di confondere le persone che per la prima volta si avvicinano a questo studio.
Questo è un problema che si presenta per qualsiasi forma di insegnamento: ogni qualvolta cioè che ci si accinge a divulgare conoscenze ed insegnamenti provenienti da paesi o tradizioni lontane.
Il QiGong terapeutico del metodo XiuZhenDao® si basa su movimenti e tecniche molto semplici, in grado di essere comprese e praticate da chiunque, senza grandi problemi.
Come vuole la filosofia XiuZhenDao®, ogni cosa insegnata deve essere ben compresa prima di essere eseguita, affinché si possano sperimentare dei risultai veri e duraturi e nello stesso tempo si comprenda quello che si sta praticando.
Tra i vari obiettivi che il metodo si prefigge vi è quello di migliorare la qualità della vita attraverso l’antica pratica del QiGong.
Ormai insegnato e praticato da diversi anni, il QiGong metodo XiuZhenDao® conta centinaia di praticanti in tutta Italia e sono ormai molte le persone che traggono beneficio dalla sua pratica.
La personale ricerca del Maestro Montagnani sul QiGong è iniziate circa trenta anni fa ed è stata motivata da un enorme “richiamo” interiore verso questa meravigliosa disciplina.
Da un meticoloso e selettivo lavoro sui principi basilari delle più importanti forme di QiGong, nasce il metodo XiuZhenDao®, le cui radici si perdono un po’ per tutta la Cina e le cui forme rispettano e onorano i vecchi Maestri.
il QiGong del metodo XiuZhenDao® è composto in gran parte da tecniche provenienti dai monti WuDang ed in particolar modo da quelle apprese direttamente dal grande Maestro Taoista Guo Gaoyi.
Oltre a questo tipo di esercizi, nel metodo sono racchiusi anche alcuni principi derivanti dal QiGong dei Cinque Elementi WuXing QiGong, mentre invece alcune delle forme che compongono il metodo derivano dai sistemi di QiGong del Monastero Shaolin, che si contraddistinguono per il duro lavoro sul condizionamento esterno.
Le tecniche di QiGong duro (Ying QiGong) derivano invece dal patrimonio familiare del Maestro Dai Yu Cheng, caposcuola del QiGong della famiglia Dai di Nanchino, con il quale il 14 Agosto del 1994, presso la scuola di Nanchino, il Maestro Montagnani ha fondato il Centro Studi sul QiGong Donfang Italiano, allo scopo di divulgare questo metodo anche nel nostro paese. Questo sistema di QiGong è destinato ad irrobustire il corpo e gli organi interni.
Il QiGong del metodo XiuZhenDao® è composto da otto forme diverse, ognuna delle quali è stata studiata appositamente per un obbiettivo specifico.
La forma dell’Armoniosa Primavera è la prima tra tutte le forme; essa racchiude in sé i movimenti di base che servono per muovere il Qi.
Il nome ‘armoniosa primavera’ deriva dal fatto che questa forma dona al praticante molta armonia durante la pratica e “risveglia” l’energia assopita.
La forma possiede al suo interno alcuni movimenti che hanno lo scopo di unire il praticante al Cielo e alla Terra, punti chiave di ogni esercizio di QiGong.
Inoltre la pratica di questa forma permette al praticante di gestire la propria energia nei diversi distretti dell’organismo e di prendere consapevolezza dei movimenti interni di Qi e sangue.
L’esecuzione costante di questo esercizio offre al praticante la possibilità di risvegliare la propria energia e di farla circolare correttamente.
Questa forma nasce dall’esigenza di armonizzare il Qi all’interno di tutti i meridiani, permettendo a questi ultimi di autolivellare la propria energia.
Inoltre è possibile armonizzare tutti i meridiani tra loro grazie ai movimenti destinati al “Grande Giro del Cielo”.
La forma è molto più complessa di quella precedente e viene insegnata solamente ai praticanti che hanno sulle spalle almeno un anno e mezzo di pratica di QiGong.
Questa forma è quella che viene insegnata dopo quella dell’«Armoniosa Primavera», in quanto la sua esecuzione è piuttosto semplice.
La pratica di questa forma dona al praticante molte soddisfazioni, in quanto riesce a rendersi utile da subito.
La forma consiste in cinque esercizi (i cinque tempi) a cui si riferiscono le cinque stagioni della medicina cinese, cioè la primavera, l’estate, la tarda estate, l’autunno e l’inverno.
Ognuno dei cinque tempi agisce direttamente sulla loggia energetica abbinata alla stagione corrispondente e favorisce il lavoro dei meridiani accoppiati.
I sei suoni invece si riferiscono ai sei organi Yin, i quali vengono studiati singolarmente durante la pratica.
Ad ogni singolo suono corrisponde un organo e ad ogni organo corrisponde un esercizio abbinato ad un suono.
Questa forma di QiGong si contraddistingue per la versatilità di utilizzo, essa è infatti utile sia per curare se stessi che per curare gli altri.
La forma si divide in due parti: la prima è dedicata al risveglio e al riscaldamento della propria energia, a livello dei campi di cinabro, attraverso specifiche tecniche che comprendono la deglutizione della saliva.
La seconda parte si occupa invece del direzionamento del proprio Qi lungo le braccia e nelle mani, al fine di poter cedere la propria energia a scopo terapeutico.
All’interno di questa seconda parte vi sono gli esercizi specifici destinati alle singole aree del corpo, compresi quelli di allenamento con la fiamma della candela.
Questo particolare esercizio ha come unico scopo il raggiungimento di una profonda pace interiore e di una grande calma mentale.
Il lavoro viene svolto a livello dei tre dantian del corpo, grazie ai quali è possibile armonizzare il pensiero, l’emozione e l’azione.
Questa forma si basa infatti sulle tre regole fondamentali del QiGong e cioè: il controllo del corpo o Tiaoshen, il controllo del respiro o Tiaoxi e il controllo della mente o Tiaoxin.
Utile strumento per la ricerca spirituale, questo sistema di esercizi è una delle forme più difficili di tutte e otto le suddivisioni del metodo.
Questa forma di QiGong è molto specifica e si occupa solamente di un particolare aspetto dell’energia, infatti il suo scopo è quello di risvegliare il Qi nel dantian inferiore, per aumentare la forza di reazione in tutto l’organismo.
La forma riscalda il Qi originale e lo trasforma lentamente in altre forme di Qi più sottile.
Questa forma di QiGong è molto utile per il radicamento al suolo e per il contatto dell’uomo col Cielo.
Grazie a questi esercizi è infatti possibile:
Questa forma di QiGong è una tra le più belle e suggestive di tutto il metodo.
La sua caratteristica principale è data in modo particolare dalle stupende sensazioni che essa è in grado di offrirci.
La pratica di questa forma offre delle meravigliose sensazioni che derivano dalla riarmonizzazione dell’uomo con gli elementi della natura.
Grazie a questi meravigliosi esercizi è possibile identificarsi in un elemento della natura, fino al punto di percepire l’ambiente come parte integrante di un tutto.
Studio sui risultati ottenuti con la pratica del QiGong XiuZhenDao